Riorganizzazione delle relazioni tra Delémont e Belfort
L’Associazione Europea per lo Sviluppo del Trasporto Ferroviario (AEDTF) è costernata dalla decisione unilaterale della Regione Bourgogne – Franche-Comté di cancellare i servizi TGV franco-svizzeri Biel – Delémont – Delle – Meroux (TGV Belfort-Montbéliard) sul territorio francese.
Certo, con un numero di passeggeri ben al di sotto delle aspettative dal 2018, si potrebbe pensare che sia stato troppo audace ricostruire una ferrovia che serve questa regione relativamente poco popolata. Non è questo il caso. Il fallimento è legato a un errore di valutazione iniziale: i responsabili hanno puntato su due potenziali di viaggio indipendenti (collegamenti casa-lavoro e studio sulla tratta francese e accesso al TGV su entrambi i lati), dando vita a un’operazione ibrida e sovrapposta che non offre un collegamento diretto tra Delémont e Belfort.
Ciò che è stato dimenticato sono i flussi tra i due hub serviti e oltre, i pendolari transfrontalieri, i turisti e, infine, la tariffazione regionale integrata. La vera misura del potenziale del collegamento ferroviario è il numero di persone che utilizzano l’autostrada parallela alla linea ferroviaria, ma la ferrovia deve ancora essere la soluzione più razionale e pratica (un treno giornaliero).
Per la nostra Associazione, che si impegna in particolare a (ri)stabilire collegamenti internazionali di alta qualità, un tale fallimento, ma soprattutto l’ostinazione a non porvi rimedio, rasenta il sabotaggio, le cui motivazioni sono molto difficili da individuare. Car les causes de l’échec sont clairement identifiées : changement de train imposé à Meroux ou à Delle, correspondances hasardeuses à Meroux tant vers Belfort qu’avec les TGV, horaires irréguliers, tarification très dissuasive sur les courtes distances, concurrence directe et avantageuse des bus Optymo, absence de rabattement des autocars vers les gares, sans compter les impondérables qui dégradent régulièrement la qualité du service.
Questo sviluppo è ancora più deplorevole se si considera che eravamo in attesa della “tabella di marcia” nota come Convergenze 2026, negoziata a lungo tra gli attori interessati, in particolare il Cantone del Giura e la Regione Borgogna-Franca Contea. Infine, entro il 2026 – 7 anni (!) dopo la riapertura del servizio – prevedeva l’istituzione di servizi diretti a frequenza oraria completa tra Delémont e Belfort, offrendo collegamenti diretti nella capitale del Giura con i treni IC che collegheranno nuovamente Losanna a Basilea. Per tutti i difensori della linea, la decisione di non rispettare questa tabella di marcia è sconcertante e angosciante.
È sconcertante, perché nel mondo del trasporto pubblico è accettato che l’offerta venga prima della domanda; in altre parole, il pubblico risponde se trova un’offerta di qualità. Siamo disposti a credere alla regione, che promette di offrire un servizio regolare con collegamenti da piattaforma a piattaforma a Delle a partire dalla fine del 2025, ma francamente dubitiamo, date le brevi distanze e i tempi di percorrenza, che questi elementi siano sufficienti a fare la differenza. Almeno non si parla (ancora?) di chiudere la linea, ma si crea un ulteriore ostacolo e si teme che gli svizzeri che viaggiano in TGV si organizzino diversamente per evitare di cambiare treno a Delle e poi qualche minuto dopo a Meroux.
È un peccato, perché in un momento di surriscaldamento del pianeta, una linea ferroviaria appena ricostruita viene bloccata per motivi futili, per non parlare dello schiaffo ai contribuenti svizzeri e giurassiani, che hanno pagato un quarto del conto.
Questa notizia ci offre almeno l’opportunità di ribadire la proposta della nostra associazione di ripensare tutte le relazioni transgiurassiane in uno spirito di partenariato franco-svizzero, ispirandosi direttamente al Léman Express, il cui successo è indiscutibile e deve servire da esempio. Chiediamo che si prenda in considerazione fin d’ora la creazione di un’entità mista simile che riunisca le FFS e la SNCF e che abbia il compito di creare, in collaborazione con le autorità pubbliche, una rete transfrontaliera che potrebbe forse chiamarsi Jura Express.
Per il momento, chiediamo alla Regione Borgogna-Franche-Comté di mantenere le sue promesse. Fortunatamente, è sempre possibile correggere una decisione discutibile e fare meglio.
Pierre Weiss – 2023